Resoconto e foto di Flavio Bruni
Siamo partiti in sei, alle 9:00, dal centro di
Cerenova per dirigerci verso i Monti della Tolfa. Gli intrepidi
che hanno risposto alla chiamata sono stati, oltre al
sottoscritto, Sandro, Carmelo, Sabatino, Walter e Stefano. Caffè
di rito prima della partenza e…pronti, via! Andatura "frizzante"
per i primi km, che servirà a far salire temperatura corporea,
visti i soli 12 gradi e un venticello niente male di
semitramontana, e i nostri battiti che sono ancora quelli di
quando ci siamo svegliati. Lasciamo l’Aurelia e cominciamo
subito l’attacco alla salita della Tolfa. Già da subito si
capisce come si frazionerà il gruppo. Carmelo e Walter vanno in
avanscoperta con alle loro spalle il “Capocrociata” Sandro. Poco
più indietro rimaniamo io, Stefano e a dieci pedalate ancora
dietro Sabatino che gia' stava studiando la tattica che ci
lascerà a bocca aperta nel corso del giro. Degna di nota, la
mossa da puro gregario, di Stefano, che vedendomi privo di acqua
mi lascia una delle sue due borracce evitandomi di arrivare in
cima con la bocca incollata. Al 18° km si ricompatta il nostro
gruppetto, ma agli ultimi 3 km, merito forse della borraccia di
Stefano, mi sento inondato di una forza sovrannaturale che mi
permette di allungare e rientrare su Sandro che nel frattempo
era andato a cercare di conquistare il suo record di scalata.
Arriva anche Walter e poi anche Carmelo e insieme tagliamo il
traguardo. La piazza di Tolfa col suo splendido belvedere ci da
il benvenuto! Tempo di un secondo caffè e ripartiamo. E qui
inizia la rivincita di Sabatino! Parte per primo sulla discesa.
Dietro, gli altri, tranne io e Stefano che tarderemo qualche
minuto per un paio di telefonate d’obbligo di quest’ultimo. Dopo
di ché ci tuffiamo anche noi in discesa dove alla fine
riprendiamo tutti tranne uno: Little Saturday (Sabat-ino). Ci
dicono che è avanti, in fuga! Facciamo cerchio e decidiamo di
andarlo a riprendere ma dopo almeno 6-7 km a 35/38 all’ora, del
fuggitivo nemmeno l’ombra. Sandrino getta il sasso e nasconde la
mano. Mi grida: ”Flavio, vallo a riprende e digli che facciamo
Monterano” Ubbidendo e senza batter ciglio parto alla rincorsa!
4 km a tutta per riprenderlo a 100 mt dal bivio: la sua fuga
finisce qui, appioppando al resto della truppa quasi 5 minuti di
distacco (e appena in tempo per avvisarlo)! Svoltiamo a sx e
saliamo verso “Monterano Channel” (Canale Monterano) per
continuare verso Monte Virginio e poi fino al bivio di Oriolo.
Rientriamo per Manziana e poi bivio per Sasso per chiudere con
l’ultima erta una giornata piuttosto nervosa sotto l’aspetto
altimetrico del giro. Il treno, che viaggia compatto fino
all’ultima salita, si divide solo all’ultimo km ma che poi
scollina quasi compatto buttandosi per la discesa che ci
riporterà sorridenti verso le nostre macchine. La giornata è
passata quasi in un lampo. Il tempo ci ha graziati e le strade
ci hanno offerto un bellissimo panorama, che insieme al traffico
uguale a zero e alla bella compagnia hanno reso questo giro
affascinante e da ripetere senz’altro tutti insieme con la buona
stagione che si spera, un giorno arriverà! Buone pedalate a
tutti!
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